Vivere il mondo attraverso la scrittura 

A Balare le giornate, i mesi e gli anni scorrevano in tutta tranquillità e senza grandi cambiamenti, finché due nascite a distanza di una decina di giorni una dall’altra, in virtù di un bizzarro ordinamento della natura, sconvolsero tutti, e inconsapevolmente crearono una serie di tragedie alle genti del luogo e ai nascituri. 

All’inizio di un tempo quasi perfetto, quando in terra, sotto la volta celeste, la natura armoniosa e il sole splendente regnavano insieme e anche la calma fra i popoli sembrava che dominasse sovrana, nelle campagne di Balare si udiva solo il rumore del vento che increspava le acque cristalline del fiume e come l’onda, piegava anche l’erba, quando dal suo soffio veniva lievemente sfiorata. Il cielo e la terra erano pieni di vita in un vociare festoso. 

Ogni angolo era popolato da creature di ogni specie. La natura artigiana, obbediente e divina, aveva realizzato con arte una delle sue meravigliose creazioni. Con modo irripetibile, il genio-natura aveva creato non solo animali ma anche volatili con piume sgargianti che, dalla mattina alla sera, cinguettavano lodi alla terra che li ospitava.

Al momento del fallimento e della comprensione di essere strumentalizzato come capro espiatorio da usare come trofeo del male… è scattato il meccanismo di difesa che nasce dalla necessità di liberarsi da quella condizione di isolamento…

Non esiste sciagura che l'uomo non debba mettere nel proprio conto... ma le risorse e le energie umane sono davvero infinite e l'uomo dovrebbe chiamarle a raccolta ogni volta, per vincere le avversità o per limitarne i danni, che possono essere fatali, ma anche riparabili. Niente nella vita, finchè le dita misteriose della morte non ne recidono inesorabilmente il filo per coglierne l'anima, è mai perduto. Il segreto per non essere vinti è difendersi con le unghie e con i denti dai tentacoli del destino malvagio, non abbassare mai la guardia, non scendere, per terrore o vigliaccheria, a compromessi imprudenti o infamanti. Anche se dovesse arrivare il momento in cui temiamo di non farcela, di dover gettare la spugna senza presupposti. Momento in cui, con le forze restanti, perdiamo la fiducia in noi stessi e, con la fiducia la volontà di reagire e lottare. E' a questo punto che dobbiamo scavare ancora piu' a fondo dentro di noi, proprio come fa uno dei personaggi de "LA MANO DEL DESTINO" nella sua sciagurata vicenda. Qualcosa ci verrà in aiuto riordinandoci la carica. Tutto sta dentro di noi. dobbiamo solo servircene senza esserne schiavi

                                                                   Andrea Gusinu 

Gennaio 2013

GENNAIO 2013

Madre natura non è mai stata così spietata con un uomo

Enrico Fiori, il nuovo ispettore capo del commissariato di polizia di Olbia, giunge in città con sua moglie – una donna emotivamente stanca – e un obiettivo ben preciso: ripulire la città, e non solo quella, da quella che lui considera feccia, ovvero ogni forma di malvivenza e illegalità. Ma qualcosa nell’uomo rivela un animo turbato, al limite della follia, e in poco tempo getta il commissariato in un clima difficile. Marco Contu, invece, vive in Gallura da quando è nato e trascorre le sue giornate tra il lavoro e lo scorrere tranquillo della vita; è un uomo ben voluto e rispettato, un cittadino tranquillo. Le vite dei due si mischieranno all’inverosimile, coinvolti – anche se non è ben chiaro come – in una serie di drammatici omicidi che vede fi n da subito come unico protagonista proprio Marco Contu. La caccia al killer ha inizio, soprattutto da parte dell’opinione pubblica, ma se ci fosse qualcos’altro invece dietro agli omicidi? Un giallo coinvolgente che ci trascina negli angoli più nascosti dell’animo umano.

La virtuosa onnipotenza della scrittura creativa è una ineludibile tentazione. Una scelta della maniera di comunicare. Una disciplina che conserva l’unicità dei ricordi di ciascuno di noi.

APRILE 2023

I DEMONI DI NEULAVE' NELLE ROVINE DI CHUSCHERRA

                          NOTA DELL’AUTORE

In un romanzo dove la finzione richiama talvolta gli incubi del presente e del passato, è quanto mai doveroso specificare che l’intera trama nel suo insieme è un’opera di fantasia (tranne per le parti che non lo sono ovviamente), e che di conseguenza tutti i riferimenti a persone e organizzazioni realmente esistenti o esistite è da considerarsi puramente casuale. Per quanto riguarda i luoghi descritti in questo libro, ci tengo a spendere qualche parola in favore di Chuscherra e di Neulavè, dove appunto è ambientato questo romanzo: non si tratta certo di posti da incubo dove il tempo sembra essersi fermato alcuni secoli fa. Chuscherra e Neulavè infatti, a loro tempo, erano due piccole frazioni tranquille, abitate da gente laboriosa e onesta, che fondavano la loro economia sull’agricoltura e sulla pastorizia. 

Voglio testimoniare e sottolineare, soprattutto ai lettori più suggestionabili, che ciò che narro è frutto della mia fantasia, ma i luoghi descritti sono quasi tutti reali; che le campagne di Chuscherra e di Neulavè sono affascinanti e fantastiche per la loro storia e per la loro spettacolare collocazione; sono luoghi dove non puoi passarci per caso, ma se vuoi ci vai di proposito. Le due frazioni nel comune di Padru, in provincia di Olbia-Tempio, vivono ancora, ma soltanto su quello che rimane delle loro rovine. 

Rischio di essere ripetitivo ma è conveniente dirlo un’altra volta. Questo è un romanzo. Niente di quello che leggerete è esistito o avvenuto nelle realtà qui descritte. Ma poiché mi è impossibile restare indifferente a quanto succede nel mondo, nella speranza di una rinascita o di una rigenerazione, questa storia prende spunto proprio dalla realtà. Perché è proprio la realtà che gioca un ruolo fondamentale in quanto sta scritto nelle pagine che seguono. L’orrore della realtà infatti molto spesso supera di gran lunga ogni possibile finzione: la tragedia descritta nelle pagine seguenti cita e chiama a rapporto i demoni e i santi, proprio quei demoni e quei santi che spesso pensiamo lontani e distanti, mentre in realtà ce li portiamo dentro. 

Devo ammettere che questo è un viaggio difficile e doloroso all’interno della mente umana, attraverso le ansie nascoste, i bisogni di luce che si annidano nel nostro animo e dentro le pieghe delle nostre emozioni, dove spesso le cose non sono in equilibrio tra loro e di conseguenza tutto diventa caotico e incomprensibile, mettendo a nudo le nostre debolezze: un messaggio non tanto sommesso o sommerso, ma in superficie più di quanto non si possa credere, poiché la cronaca molto spesso ci offre spunti drammatici per riflettere su quelle tragedie o catastrofi famigliari, dove i membri della stessa famiglia, marito e moglie, fratelli, madri e figli, si tolgono con violenza la vita insieme, nell’intento di cancellare ogni traccia della loro esistenza. Senza dimenticare il rapporto tra genitori e figli, la solitudine, il pregiudizio e l’abbandono; in qualche passaggio anche la vita vegetativa, l’eutanasia e la morte. Tutto ciò infatti chiama in causa le nostre insicurezze, i nostri dubbi, la nostra coscienza scossa dalle violenze, dalle guerre, dai femminicidi e spesso anche dal giudizio facile dei nostri simili; e non solo per gli aborti nei matrimoni combinati. L’elenco dei demoni che ci portiamo dentro e che minacciano la nostra esistenza, sarebbe molto lungo, ma mi fermo qui perché diventerei noioso.

SPOLETO 2009

TERNI 2016

Siamo tutti legati

Niente di nuovo sotto il sole…
Una stanza e un cielo a quadri…
Una rondine portata via dal vento
rompe la desolazione dell’anima. 
Basta poco per riempire una stanza.

Evasioni Evasive

Momenti alternati fra dolori e tristezza in un susseguirsi come nuvole in cielo; momenti che si amalgamano e si intrecciano in un mondo di corridoi, ferro, cemento e furgoni blindati.
È il mondo invincibile dei vinti, che si affannano a mostrarsi con gli occhi buoni e sinceri della ragione: un modo come un altro per convincere chi ti ci ha relegato che puoi liberarti da quelle ombre nere, che influenzano e inquinano l’anima umana.
intanto, mentre cerchi di cancellare il passato, pensi al futuro e inesorabilmente ti sfugge il presente. 
Tutto questo sta alla base di questa esistenza… il tuo universo diventa una stanza: non ti servono i piedi perché non hai dove andare; non utilizzi le mani perché non hai un lavoro da fare; è inutile anche la voce perché nessuno ti ascolta. Soltanto il pensiero può portarti lontano.
Dalla finestra il sole entra a spicchi e il cielo lo vedi a quadretti e così, mentre il vento ti sputa in faccia chi sei… una rondine piroettando nel cielo ti ricorda che è passata un’altra stagione, e mentre continui a sognare un mondo migliore, ti senti impotente e non puoi far nulla per poter cambiare le cose. Con occhi sognanti continui a guardare la rondine che vola felice regalandoti pensieri di libertà, e mentre aspetti che passi un’altra stagione, i tuoi capelli diventano grigi; solo allora ti accorgi che anche il volo di una rondine può farti sognare e regalarti un’evasione evasiva che nessuno, neppure la logica, potrà mai punire.
                                                                                                                          Andrea Gusinu per “FIABE CON LE ALI”

Questo campo è obbligatorio

Questo campo è obbligatorio

Questo campo è obbligatorio

Acconsento che questi dati vengano memorizzati ed elaborati al fine di stabilire un contatto. Sono consapevole che posso revocare il mio consenso in qualsiasi momento.*

Questo campo è obbligatorio

* Indica i campi obbligatori
Si è verificato un errore nell'invio del messaggio. Si prega di riprovare.
Grazie! Vi risponderemo il prima possibile.

Contattateci

gusinuandrea1056@gmail.com

Logo

© Copyright. Tutti i diritti riservati.